Aeri per evacuazioni a Kabul pieni solo a mezzi

Continuano le evacuazioni a Kabul, con aerei spediti da tutto il mondo, ma tutt'altro che pieni.

Più posti vuoti che vite salvate

L'immagine ha fatto il giro del mondo. Quella di un aereo militare americano in partenza da Kabul con a bordo quasi 640 afgani, ammassati gli uni sugli altri, per fuggire dal loro Paese, caduto nelle mani dei talebani. Tuttavia, in realtà, gli aerei decollano mezzi vuoti, mentre la disperazione a terra è al culmine. L'esempio più edificante è questo Airbus A400M inviato dalla Germania, che ha ospitato solo sette passeggeri su una capacità iniziale di 150 persone.

Il cancelliere tedesco Angela Merkel ha affermato, tuttavia, che circa 10.000 afgani che hanno collaborato con l'esercito tedesco o le ONG, così come i membri delle loro famiglie, stavano aspettando di essere evacuati. Su un aereo simile, arrivato questo giovedì a Madrid, la Spagna ha trasportato 48 cittadini afgani, tra cui circa 30 bambini. L'Australia ha evacuato 26 persone durante il suo primo volo di salvataggio mercoledì a bordo di un Hercules C-130, in grado di contenerne quasi cinque volte di più. Lo stesso vale per gli aerei inviati da Paesi Bassi e Italia.

Ma in fondo contro chi puntare il dito per un tale spreco?

Per i Paesi occidentali non ci sono dubbi: i talebani ostacolano le partenze. Hanno istituito posti di blocco in tutta la città e stanno controllando l'intera area e i dintorni dell'aeroporto, le uniche persone autorizzate a entrare nell'aeroporto sono stranieri, ma nessun lavoratore locale o cittadino afghano ha accesso. Il governo americano ha ricordato che i talebani avevano comunque promesso di lasciare libero accesso ai civili che volessero recarsi all'aeroporto di Kabul, unica via d'uscita dall'Afghanistan. In queste condizioni, le evacuazioni proseguono faticosamente tramite il ponte aereo, messo in atto dopo il crollo dello stato afghano. In totale, nelle ultime ore sono stati evacuati 5.000.